Monica Bertini
Ciao a tutti, sono “La Bertini”! Sì, il mio nome è Monica ma quando sono in giro, negli stadi, in vacanza, in palestra o in qualsiasi altro posto e qualcuno mi riconosce mi chiama così… Ma voi potete chiamarmi come volete e, se desiderate una dritta, il modo che preferisco è “Mony”!
Non starò qui a tediarvi con la mia biografia, tra percorso di studio ed esperienze lavorative passate e in essere, preferisco farvi sapere che sono l’esempio vivente che i sogni si possono realizzare. È proprio così, anche quelli che sembrano troppo più grandi di noi.
Io il mio sogno non l’ho mai messo nel cassetto, neppure quando ero una bambina che abitava a Traversetolo (alzi la mano chi conosce questo paesino e non barate!), e l’ho sempre tenuto ben in vista; prima di esaudirlo ci sono voluti anni di studio, preparazione, gavetta (tantissima), fame di sapere e cura.
Sì, è così, mi sono presa moltissima cura del mio sogno, ancor di più quando, insieme a lui, abbiamo preso porte in faccia e quando ci hanno messo i bastoni tra le ruote.
Ma sapete una cosa? Alla fine abbiamo vinto noi!
Lui da sogno è diventato realtà, io da ragazzina appassionata di calcio e televisione sono diventata una giornalista sportiva e conduttrice televisiva. Ah già, dimenticavo, ora anche radiofonica…
Mi attende questa nuova emozionante sfida e vi assicuro che l’adrenalina è a mille! Spero di essere all’altezza ma di una cosa sono certa, ci metterò tantissima passione e sentimento perché il calcio è il mio primo e più grande amore!
Ciao a tutti, sono “La Bertini”! Sì, il mio nome è Monica ma quando sono in giro, negli stadi, in vacanza, in palestra o in qualsiasi altro posto e qualcuno mi riconosce mi chiama così… Ma voi potete chiamarmi come volete e, se desiderate una dritta, il modo che preferisco è “Mony”!
Non starò qui a tediarvi con la mia biografia, tra percorso di studio ed esperienze lavorative passate e in essere, preferisco farvi sapere che sono l’esempio vivente che i sogni si possono realizzare. È proprio così, anche quelli che sembrano troppo più grandi di noi.
Io il mio sogno non l’ho mai messo nel cassetto, neppure quando ero una bambina che abitava a Traversetolo (alzi la mano chi conosce questo paesino e non barate!), e l’ho sempre tenuto ben in vista; prima di esaudirlo ci sono voluti anni di studio, preparazione, gavetta (tantissima), fame di sapere e cura.
Sì, è così, mi sono presa moltissima cura del mio sogno, ancor di più quando, insieme a lui, abbiamo preso porte in faccia e quando ci hanno messo i bastoni tra le ruote.
Ma sapete una cosa? Alla fine abbiamo vinto noi!
Lui da sogno è diventato realtà, io da ragazzina appassionata di calcio e televisione sono diventata una giornalista sportiva e conduttrice televisiva. Ah già, dimenticavo, ora anche radiofonica…
Mi attende questa nuova emozionante sfida e vi assicuro che l’adrenalina è a mille! Spero di essere all’altezza ma di una cosa sono certa, ci metterò tantissima passione e sentimento perché il calcio è il mio primo e più grande amore!