Lazio-Roma: quella volta che…

Aspettando il derby della capitale: un viaggio tra momenti iconici, curiosità e ricordi indelebili che hanno trasformato novanta minuti in eternità

Ogni derby di Roma è una storia a sé. Non importa la classifica, il momento o la forma delle due squadre: quando Lazio e Roma si affrontano, il tempo si ferma. C’è chi sogna, chi gioisce, chi si commuove, chi non dimentica. In vista del derby di domenica 13 aprile alle ore 20.45, ecco alcune di “Quelle volte che…” sono rimaste impresse nella memoria di una città e di uno stadio diviso a metà, colorato di biancoceleste e giallorosso.

Quella volta che… Montella si esaltò e Totti diede spettacolo

10 marzo 2002. Lazio-Roma finisce 1-5. Un derby da incubo per i tifosi biancocelesti, da sogno per quelli giallorossi. Montella realizza un poker, un evento rarissimo in una stracittadina: due reti di sinistro (una in area e una da fuori) e due di testa da vero bomber. A completare l’opera ci pensa Francesco Totti: pallonetto delizioso e maglietta mostrata alla telecamera con una dedica (“Sei Unica”) passata alla storia e diventata cult.

Quella volta che… Klose dipinse il cielo di biancoceleste

16 ottobre 2011. Un derby equilibrato, teso, insomma un classico. La Roma passa in vantaggio con Osvaldo, ma la Lazio trova il pareggio con Hernanes (rigore) e spinge fino all’ultimo. Al minuto 93, l’Olimpico però esplode: Miroslav Klose, miglior marcatore nella storia dei mondiali e campione del mondo con la nazionale tedesca, raccoglie l’assist di Matuzalém e regala alla Lazio una delle vittorie più belle e sofferte della sua storia recente. Lacrime e abbracci in Curva Nord: la Roma è battuta allo scadere e il tedesco entra per sempre nei cuori dei tifosi laziali.

Quella volta che… Mazzone scattò sotto la Sud

27 novembre 1994. Lazio-Roma 0-3, si affrontano Zeman e Mazzone sulle rispettive panchine. A fine partita, la scena non è rubata da un calciatore, ma dalla spontaneità dell’allenatore della Roma che esplode di gioia e corre sotto la Curva Sud: braccia alzate e segno delle tre dita a indicare i gol segnati. Un gesto istintivo, un’icona del derby che travalica il calcio e si iscrive nel folclore romano. Una corsa che ancora oggi è rimasta nella storia (così come quella indimenticabile di Brescia-Atalanta del 30/09/2001).

Quella volta che… la Lazio condannò la Roma alla serie B

25 febbraio 1951. Il derby finisce 2-1 per la Lazio e quel risultato peserà come un macigno. A fine stagione, infatti, la Roma retrocede da penultima per la prima e unica volta nella sua storia (solo l’Inter ha fatto meglio dei giallorossi non essendo mai andata in Serie B). Un solo punto dietro il Padova e quell`inciampo nel derby che pesa come una sentenza: segnano Maestrelli e Cecconi, che diventano protagonisti di un evento inciso nella memoria.

Quella volta che… la Curva Sud srotolò un “Ti Amo”

23 ottobre 1983. Il calcio è anche romanticismo. Durante la presentazione delle squadre, la Curva Sud srotolò uno striscione enorme, tanto semplice quanto potente e impattante, con scritto "Ti Amo". Una coreografia poetica, emozionante e unica nel suo genere che entra di diritto nella storia del calcio italiano e non solo. Quel giorno la Roma vinse 2-0 con le reti di Nela e Pruzzo e quel derby fu ribattezzato “Il derby del Ti Amo”.

Quella volta che… segnarono gli “insospettabili”

Nel derby, spesso a decidere non sono i campioni annunciati, ma gli eroi inattesi. Come Mutarelli, che il 10 dicembre 2006 segna nel 3-0 della Lazio con un comodo tap-in nell’area piccola. O come Behrami, che il 19 marzo 2008 sigla il 3-2 al 92°, scatenando la bolgia biancoceleste. Anche la Roma ha avuto i suoi protagonisti inattesi: Yanga-Mbiwa, che il 25 maggio 2015 firma il 2-1 che regala il secondo posto o Iturbe, grande promessa, che in quello stesso giorno sigla la rete del momentaneo vantaggio giallorosso su assist di Ibarbo.

Quella volta che… Lulić entrò nella leggenda

26 maggio 2013. Non un derby qualsiasi, ma una finale di Coppa Italia. Lazio e Roma, per la prima volta, si giocano un trofeo faccia a faccia. Una partita tesa, bloccata, storica. E al 71°, il pallone respinto da Lobont finisce sui piedi di Senad Lulić. Gol, 1-0 e La Lazio vince. Il 26 maggio diventa una data scolpita nella pietra biancoceleste, e Lulić un nome che riecheggerà in eterno nei cuori dei supporter biancocelesti.

In attesa della prossima!

Il prossimo capitolo si scriverà domenica 13 aprile, alle 20.45. Una nuova pagina da aggiungere a un racconto lungo quasi un secolo. Perché a Roma, il derby non si gioca: si vive, si tramanda, si sogna.

(Foto Getty Images)

Lazio Roma Serie A Enilive

10 apr 2025

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