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Juventus-Atalanta secondo Cristian Brocchi

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&lt;p&gt;Inter e Napoli divise da un punto, poi Atalanta, a meno 3 dalla vetta e Juventus, a meno 6. A undici giornate dal termine la sfida dello Stadium suona un po’ come un playoff Scudetto, soprattutto per la Juventus che in caso di vittoria, sarebbe la sesta di fila, aggancerebbe i bergamaschi e potrebbe lavorare per un clamoroso aggancio alla vetta da qui a fine maggio. Se i bianconeri hanno trovato quella continuità che gli era mancata nella prima parte del campionato, i nerazzurri hanno alternato una vittoria a un pareggio nelle ultime sei gare e, nonostante qualche rimpianto, sono lì a lottare: vincendo contro i bianconeri certificherebbero le loro pretese al titolo, anche in vista della sfida di settimana prossima al Gewiss Stadium contro l’Inter.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;QUI JUVENTUS&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;La Juventus in questa stagione ha praticamente sempre giocato con il 4-2-3-1, ma credo che sulla squadra ci sia ancora il cartello di ‘lavori in corso’ perché Thiago Motta non ha ancora dato l’idea di aver trovato quegli 8/11 della formazione che gli possano garantire continuità e automatismi, anche se poi il mister è uno a cui piace cambiare molto.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;A seconda degli interpreti in campo cambiano le dinamiche di gioco, perché Conceição ad esempio punta l’uomo e va sul fondo, Yildiz tende ad accentrarsi e Mbangula e Nico González hanno caratteristiche ancora diverse. La vera differenza di come viene interpretata la gara, però, sta nei due a centrocampo: Locatelli e Thuram, in questo momento, mi sembrano la coppia più affidabile perché il primo garantisce presenza, tempi di gioco e verticalizzazioni, mentre il secondo porta fisicità, corsa e inserimenti in zona gol. Sulla trequarti McKennie è un jolly di quantità, inserimento e corsa che lavora tanto per la squadra. Koopmeiners, invece, non ha trovato ancora la sua identità in questa Juventus, mentre all’Atalanta ne aveva una spiccata sia quando giocava sottopunta che in mezzo al campo.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Davanti credo partirà Kolo Muani che attacca la profondità e spacca le difese: in questo momento, anche dal punto di vista emotivo, ha qualcosa in più di Vlahović che personalmente reputo un grandissimo attaccante che sta vivendo un momento difficoltà. Senza Conceição penso che la Juve partirà con Yildiz a destra e Nico a sinistra con Koopmeiners sottopunta.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;QUI ATALANTA&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;L’Atalanta è sempre abbastanza chiara nel suo modo di interpretare il gioco, quindi non mi aspetto grandi novità, anzi: ha certezze di gioco che la Juve non ha.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Tutti nel 3-4-2-1 di Gian Piero Gasperini sanno cosa fare e in più il tecnico dei bergamaschi può contare su un giocatore come Marten De Roon che ormai lavora con l’allenatore da anni, è sempre al servizio dei compagni e conosce perfettamente le richieste e le modalità di gioco della squadra. È un calciatore che all’interno dello scacchiere di Gasp ha un’importanza tecnica e morale enorme e, in una partita così, la sua esperienza e il suo modo di giocare serviranno.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Poi come dicevo non credo che ci saranno sorprese: Retegui ha segnato 21 gol, è nella sua stagione migliore ed è una garanzia, Lookman e De Ketelaere garantiscono qualità e quantità, Maldini è recuperato e con Samardžić e Brescianini potrebbe eventualmente dare una mano a gara in corso. Gli unici dubbi potrebbero essere sugli esterni dove credo possa cominciare Bellanova, con Cuadrado come soluzione a partita in corso e dall’altra parte Zappacosta, mentre Pašalić giocherà al fianco di De Roon.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;COME SI VINCE&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;La Juve la potrebbe vincere attraverso la velocità dei suoi offensivi, attaccando la profondità con gli eventuali inserimenti da dietro di Koopmeiners o McKennie per andare alle spalle dei difensori. Quando si gioca uomo contro uomo, gli inserimenti da dietro possono fare male. L’Atalanta rischia quando i difensori centrali vengono attaccati frontalmente, quando li guardi negli occhi. Un po’ quello che è avvenuto in occasione del gol del vantaggio contro il Verona: gioco esterno-palla dentro-palla in profondità. Per capirci, ad esempio, Yildiz per Locatelli, attacco della profondità di Kolo Muani che va sul fondo e inserimento di Koopmeiners che va a concludere.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;520bd0ba-a888-4026-b4a6-6afd52086d10&#34; data-image-id=&#34;520bd0ba-a888-4026-b4a6-6afd52086d10&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/8ada4840-2a94-4bd4-96b8-260fda4b5e05/juventus.png&#34; data-asset-id=&#34;520bd0ba-a888-4026-b4a6-6afd52086d10&#34; data-image-id=&#34;520bd0ba-a888-4026-b4a6-6afd52086d10&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;A me poi piace molto quando Thiago fa rotazioni, però mi piace se porta a qualcosa. In Coppa Italia Frecciarossa con l’Empoli, Cambiaso veniva sempre in mezzo, ma automaticamente ci vogliono altri due movimenti: l’esterno alto che si allarga e la mezzala che va via a creare spazi: le rotazioni della catena esterna sono belle e utili se vengono valorizzate, ma è sempre la velocità di scelta e di esecuzione che fa la differenza, altrimenti diventi prevedibile.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;L’Atalanta, invece, la potrà vincere attraverso la sua dinamicità, mettendo in difficoltà la Juve dal punto di vista del ritmo.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;In fase di non possesso, Gasperini ordina un’aggressione feroce e ultra offensiva: mentre la squadra si ricompatta, ti viene a prendere con una pressione costante. Nella fase di possesso, invece, accelera improvvisamente attraverso verticalizzazioni molto veloci e rapide, attaccando qualsiasi tipo di spazio. Gioco palla e vado, gioco palla e vado, gioco palla e vado, sempre così, costantemente. Il possesso dell’Atalanta non è mai statico, chi gioca la palla va via e va attaccare uno spazio vuoto.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Con questo modo di giocare la Juve, che ha meno dinamicità, potrebbe soffrire.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;dcd6aef4-48b6-43b3-9fc8-5a84b8a10422&#34; data-image-id=&#34;dcd6aef4-48b6-43b3-9fc8-5a84b8a10422&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/a86aa4cb-a7df-499e-9cb7-355c75aad21f/atalanta.png&#34; data-asset-id=&#34;dcd6aef4-48b6-43b3-9fc8-5a84b8a10422&#34; data-image-id=&#34;dcd6aef4-48b6-43b3-9fc8-5a84b8a10422&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;GIOCATORI CHIAVE&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;A livello tattico sarà decisivo il sottopunta, che sia Koopmeiners o McKennie, per gli inserimenti. Io personalmente li farei giocare entrambi: McKennie a destra e Koop in mezzo, con Yildiz a sinistra.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Nell’Atalanta, invece, Lookman in questo momento è un giocatore che sposta gli equilibri: ha velocità di finalizzazione, ultimo passaggio ed è bravo nell’uno contro uno che poi può portarlo alla conclusione o a creare situazioni interessanti per i compagni. E’ un giocatore completo, che spezza la partita. Potrebbe essere decisivo, magari con un gol, ma anche con un movimento e/o un assist per Retegui.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;(Foto Getty Images)&lt;/p&gt;

L’analisi tattica di Cristian Brocchi: per la Juve saranno determinanti gli inserimenti, l’Atalanta dovrà sfruttare Lookman e la sua maggior dinamicità

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Udinese-Milan, al via la 32ª giornata

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INTER, NAPOLI E IL TRENO EUROPEO: DENTRO LA 32ª 

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Da fine anni 90’ ai giorni nostri: lo Stadio Olimpico è stato l’anfiteatro di gol indimenticabili nei Derby della Capitale. Ecco i capolavori più iconici firmati in casa biancoceleste nella storia della Serie A

LE PERLE DEL DERBY: I GOL PIÙ BELLI IN CASA DELLA LAZIO

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Inter e Napoli divise da un punto, poi Atalanta, a meno 3 dalla vetta e Juventus, a meno 6. A undici giornate dal termine la sfida dello Stadium suona un po’ come un playoff Scudetto, soprattutto per la Juventus che in caso di vittoria, sarebbe la sesta di fila, aggancerebbe i bergamaschi e potrebbe lavorare per un clamoroso aggancio alla vetta da qui a fine maggio. Se i bianconeri hanno trovato quella continuità che gli era mancata nella prima parte del campionato, i nerazzurri hanno alternato una vittoria a un pareggio nelle ultime sei gare e, nonostante qualche rimpianto, sono lì a lottare: vincendo contro i bianconeri certificherebbero le loro pretese al titolo, anche in vista della sfida di settimana prossima al Gewiss Stadium contro l’Inter. QUI JUVENTUSLa Juventus in questa stagione ha praticamente sempre giocato con il 4-2-3-1, ma credo che sulla squadra ci sia ancora il cartello di ‘lavori in corso’ perché Thiago Motta non ha ancora dato l’idea di aver trovato quegli 8/11 della formazione che gli possano garantire continuità e automatismi, anche se poi il mister è uno a cui piace cambiare molto.A seconda degli interpreti in campo cambiano le dinamiche di gioco, perché Conceição ad esempio punta l’uomo e va sul fondo, Yildiz tende ad accentrarsi e Mbangula e Nico González hanno caratteristiche ancora diverse. La vera differenza di come viene interpretata la gara, però, sta nei due a centrocampo: Locatelli e Thuram, in questo momento, mi sembrano la coppia più affidabile perché il primo garantisce presenza, tempi di gioco e verticalizzazioni, mentre il secondo porta fisicità, corsa e inserimenti in zona gol. Sulla trequarti McKennie è un jolly di quantità, inserimento e corsa che lavora tanto per la squadra. Koopmeiners, invece, non ha trovato ancora la sua identità in questa Juventus, mentre all’Atalanta ne aveva una spiccata sia quando giocava sottopunta che in mezzo al campo.Davanti credo partirà Kolo Muani che attacca la profondità e spacca le difese: in questo momento, anche dal punto di vista emotivo, ha qualcosa in più di Vlahović che personalmente reputo un grandissimo attaccante che sta vivendo un momento difficoltà. Senza Conceição penso che la Juve partirà con Yildiz a destra e Nico a sinistra con Koopmeiners sottopunta. QUI ATALANTAL’Atalanta è sempre abbastanza chiara nel suo modo di interpretare il gioco, quindi non mi aspetto grandi novità, anzi: ha certezze di gioco che la Juve non ha.Tutti nel 3-4-2-1 di Gian Piero Gasperini sanno cosa fare e in più il tecnico dei bergamaschi può contare su un giocatore come Marten De Roon che ormai lavora con l’allenatore da anni, è sempre al servizio dei compagni e conosce perfettamente le richieste e le modalità di gioco della squadra. È un calciatore che all’interno dello scacchiere di Gasp ha un’importanza tecnica e morale enorme e, in una partita così, la sua esperienza e il suo modo di giocare serviranno.Poi come dicevo non credo che ci saranno sorprese: Retegui ha segnato 21 gol, è nella sua stagione migliore ed è una garanzia, Lookman e De Ketelaere garantiscono qualità e quantità, Maldini è recuperato e con Samardžić e Brescianini potrebbe eventualmente dare una mano a gara in corso. Gli unici dubbi potrebbero essere sugli esterni dove credo possa cominciare Bellanova, con Cuadrado come soluzione a partita in corso e dall’altra parte Zappacosta, mentre Pašalić giocherà al fianco di De Roon.&nbsp; COME SI VINCELa Juve la potrebbe vincere attraverso la velocità dei suoi offensivi, attaccando la profondità con gli eventuali inserimenti da dietro di Koopmeiners o McKennie per andare alle spalle dei difensori. Quando si gioca uomo contro uomo, gli inserimenti da dietro possono fare male. L’Atalanta rischia quando i difensori centrali vengono attaccati frontalmente, quando li guardi negli occhi. Un po’ quello che è avvenuto in occasione del gol del vantaggio contro il Verona: gioco esterno-palla dentro-palla in profondità. Per capirci, ad esempio, Yildiz per Locatelli, attacco della profondità di Kolo Muani che va sul fondo e inserimento di Koopmeiners che va a concludere.<figure data-asset-id="520bd0ba-a888-4026-b4a6-6afd52086d10" data-image-id="520bd0ba-a888-4026-b4a6-6afd52086d10"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/8ada4840-2a94-4bd4-96b8-260fda4b5e05/juventus.png" data-asset-id="520bd0ba-a888-4026-b4a6-6afd52086d10" data-image-id="520bd0ba-a888-4026-b4a6-6afd52086d10" alt=""></figure>A me poi piace molto quando Thiago fa rotazioni, però mi piace se porta a qualcosa. In Coppa Italia Frecciarossa con l’Empoli, Cambiaso veniva sempre in mezzo, ma automaticamente ci vogliono altri due movimenti: l’esterno alto che si allarga e la mezzala che va via a creare spazi: le rotazioni della catena esterna sono belle e utili se vengono valorizzate, ma è sempre la velocità di scelta e di esecuzione che fa la differenza, altrimenti diventi prevedibile.L’Atalanta, invece, la potrà vincere attraverso la sua dinamicità, mettendo in difficoltà la Juve dal punto di vista del ritmo.In fase di non possesso, Gasperini ordina un’aggressione feroce e ultra offensiva: mentre la squadra si ricompatta, ti viene a prendere con una pressione costante. Nella fase di possesso, invece, accelera improvvisamente attraverso verticalizzazioni molto veloci e rapide, attaccando qualsiasi tipo di spazio. Gioco palla e vado, gioco palla e vado, gioco palla e vado, sempre così, costantemente. Il possesso dell’Atalanta non è mai statico, chi gioca la palla va via e va attaccare uno spazio vuoto.Con questo modo di giocare la Juve, che ha meno dinamicità, potrebbe soffrire.<figure data-asset-id="dcd6aef4-48b6-43b3-9fc8-5a84b8a10422" data-image-id="dcd6aef4-48b6-43b3-9fc8-5a84b8a10422"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/a86aa4cb-a7df-499e-9cb7-355c75aad21f/atalanta.png" data-asset-id="dcd6aef4-48b6-43b3-9fc8-5a84b8a10422" data-image-id="dcd6aef4-48b6-43b3-9fc8-5a84b8a10422" alt=""></figure> GIOCATORI CHIAVEA livello tattico sarà decisivo il sottopunta, che sia Koopmeiners o McKennie, per gli inserimenti. Io personalmente li farei giocare entrambi: McKennie a destra e Koop in mezzo, con Yildiz a sinistra.Nell’Atalanta, invece, Lookman in questo momento è un giocatore che sposta gli equilibri: ha velocità di finalizzazione, ultimo passaggio ed è bravo nell’uno contro uno che poi può portarlo alla conclusione o a creare situazioni interessanti per i compagni. E’ un giocatore completo, che spezza la partita. Potrebbe essere decisivo, magari con un gol, ma anche con un movimento e/o un assist per Retegui. (Foto Getty Images)

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